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Come sfruttare al massimo i Reels di Instagram.

Non sfruttare i Reels di Instagram in questo particolare momento della piattaforma è criminale.

E non sto parlando solo di contenuti organici. Anche, e soprattutto di advertising.

È indubbio che in organico i Reels abbiano una reach di gran lunga maggiore agli altri posizionamenti in questo momento. E sicuramente dovresti sfruttarla.

Questo però ha un secondo vantaggio: CPM estremamente bassi nel paid.

Il posizionamento non è ancora super affollato come feed e stories e Instagram ha tutto l’interesse a spingerlo e a portare gli advertiser a utilizzarlo. Questo è lo screen di una campagna che è online con un budget minimo da circa un mese e che prende solo il posizionamento Reel.

Anche se puoi fare solo investimenti minimi, con un CPM così basso la quantità di impression di qualità raccolte è davvero altissima.

Quali sono i vantaggi?

Uno lo abbiamo già menzionato e gli altri sono abbastanza evidenti ma un recap non guasta mai:

  • CPM bassissimi che garantiscono un elevato volume di impression con investimenti minimi
  • Il formato video ha un impatto maggiore rispetto alle immagini semplici e facilita la memorabilità del brand
  • In poco tempo avrai degli ottimi pubblici profilati e che sono stati in contatto con il tuo brand per diversi secondi:
    • Puoi fare retargeting su chi ha visualizzato il video per almeno il 50/75%
    • Puoi utilizzare lo stesso pubblico in prospecting come seed per creare delle LAL di qualità
  • Puoi aumentare facilmente la frequenza su pubblici ristretti grazie a CPM che rimangono comunque contenuti

Ma non solo, a seconda del tipo di campagna in cui lo utilizzi potrebbe essere anche una vera e propria bomba in fase di prospecting per fornire diversi assist alle campagne di retargeting.

Quali tipologie di campagne testare

Come tutti gli altri posizionamenti, a seconda dell’obiettivo di campagna che utilizzi puoi ottenere risultati molto diversi.

Con i Reels hai diverse opzioni.

Campagna video view

Qui l’obiettivo è semplice: raccogliere quante più visualizzazioni di qualità possibile al costo minore in assoluto.

Ti consiglio questo tipo di campagna, ottimizzata per thru play, soprattutto se hai budget piccoli o se lavori su business local. Attualmente non c’è modo migliore (su Facebook Ads) in queste situazioni per aumentare reach, frequenza e di conseguenza essere top of mind del tuo target.

Puoi utilizzare questo tipo di campagna anche in retargeting per esporre nuovamente un target profilato al tuo brand. In questo caso aspettati chiaramente dei CPM più alti ma comunque contenuti.

Se utilizzi i Reels in questa maniera fai in modo che il contenuto sia in grado di rispondere agli ultimi dubbi dell’utente e di rimuovere le ultime frizioni.

Funzionano molto bene:

  • Contenuti legati a recensioni di già clienti
  • Contenuti che mostrano influencer o authority del settore
  • Garanzie legate ai resi o alle diverse modalità di pagamento
  • Se hai una promo attiva ricorda della scadenza e sfrutta leve come urgency/scarsity

Campagna view content

Forse la modalità più interessante in questo momento.

L’approccio è semplice, struttura una campagna conversioni con i Reels come unico posizionamento e ottimizza per eventi intermedi nel funnel di conversione.

Puoi provare chiaramente con ottimizzazioni per view content ma testerei anche altri eventi come add to cart o combinazioni tra scroll e tempo in pagina, soprattutto su business di lead generation.

In questo caso l’obiettivo è avere un traffico estremamente qualificato che è stato già esposto al tuo brand per diversi secondi.

Non solo otterrai ottimi pubblici di retargeting, ma avrai anche diversi eventi intermedi generati a CPM più bassi della media per questa tipologia di evento.

In prospecting è davvero una bomba e genera una quantità di assist incredibile!

Campagna copertura

Spesso le campagne ottimizzate per copertura vengono usate, sembra strano ma è così, più nella fase bassa del funnel che in quella alta (a meno di non avere specifici obiettivi di copertura a target e budget estremamente elevati).

E con i Reels l’approccio è il medesimo:

  • Imposta la campagna su un pubblico di retargeting estremamente profilato
  • Setta un limite di impression in X giorni. Tieni a mente che più sarà alto il numero di impression limite nello span temporale selezionato e meno Facebook ragionerà in ottica di reach ma alzerà di molto la frequenza.
  • Utilizza contenuti molto simili ai primi che abbiamo visto nella campagna ottimizzata per video view. L’obiettivo è rimuovere le ultime frizioni all’acquisto e fare frequenza su un pubblico già caldo che ha compiuto azioni significative sul tuo sito/landing page.

Come ottimizzare le campagne

Con campagne di questo tipo probabilmente non avremo molte attribuzioni dirette di eventi di conversione ma va bene così. Non è l’obiettivo.

Il primo scopo qui è lavorare sulla frequenza generando poi conversioni organiche, direct oppure assist per le altre campagne attive. Il secondo è profilare i prospect in base ai livelli di interazione con il video per ottenere pubblici su cui lavorare con altre campagne.

Per farlo è chiaramente importante che i contenuti utilizzati rispecchino in pieno la value proposition del brand e possano essere di interesse per il target di riferimento.

Devi qualificare chi visualizza il video grazie al contenuto.

Se utilizzi un contenuto generico che può andare bene per una vasta gamma di persone, otterrai costi più bassi ma qualità di visualizzazioni e traffico estremamente minore.

Ipotizzando che il contenuto che usi sia effettivamente on brand e rivolto a un target specifico, le metriche che dovresti guardare sono essenzialmente due:

  • CVR, o “complete view rate” che esprime il tasso di persone che completa il video una volta iniziata la visualizzazione
  • Tempo medio visualizzazione, che è abbastanza intuitivo e ci dà il polso di quanto gli utenti trovino il video abbastanza interessante da continuare la visualizzazione

Ci sono poi altre metriche per calcolare per esempio a che punto del video avviene solitamente l’interazione ma sono più avanzate e per cominciare ti consiglio di basarti sulle due sopra.

Come migliorare CVR e tempo medio di visualizzazione

Migliorare queste metriche non è semplice perché richiede qualcosa che spesso manca:

  • Pazienza
  • Capacità di analisi
  • E soprattutto buon senso

Pensa all’utente che sta guardando il video. Immagina di essere il target di riferimento e cerca di capire quali pattern e contenuti potrebbero effettivamente attirare la tua attenzione rispondendo alle tue domande, fornendoti valore e invogliandoti a rimanere attaccato allo schermo.

Devi costruire la struttura del video di conseguenza.

Come strutturare i video

In generale ti puoi basare su diversi modelli che spiegano le diverse fasi di consapevolezza di un prospect. Ne cito due:

  • AIDA: attention, interest, desire, act
  • 5A: aware, appeal, ask, act, advocate

Sono due dei modelli più comuni per dividere il funnel di conversione dell’utente ma se ci pensi possono essere utilizzati anche per strutturare la narrazione di un contenuto video.

Se li cali su una struttura narrativa ecco le indicazioni che ottieni:

  • Attira l’attenzione
  • Genera interesse a proseguire con la storia
  • Fai in modo che emerga il desiderio di conoscere di più
  • Mostra altre persone che hanno ottenuto benefici con lo stesso prodotto/servizio
  • Invita l’utente a compiere l’azione che desideri in modo chiaro, univoco e in linea con il video

Che tradotto è:

  • Nei primi frame l’obiettivo è fermare lo scroll e catturare l’attenzione
  • Da lì, ogni frame successivo deve spingere l’utente al successivo spiegando quanto più chiaramente possibile la value proposition
  • Inserire una CTA finale che sia in linea con il contenuto, forte e chiara abbastanza da spingere l’utente all’azione

Se pensi sia troppo complesso la puoi ridurre al fatto che ogni video deve contenere:

  • Hook
  • Trigger
  • CTA

Parti da questo e migliora man mano.

Pro tip: se puoi partecipare in prima persona alla fase di registrazione, non cercare di filmare video unici dall’inizio alla fine. Portati a casa diverse tipologie di hook, trigger e cta e combina in diverse maniere i contenuti in un secondo momento.

In questo modo otterrai diverse combinazioni di video e potrai iterare le parti che effettivamente funzionano scartando quelle che non raggiungono l’obiettivo.

Conclusioni

In estrema sintesi: ora sai che dovresti usare i Reels non solo in organico ma anche come posizionamento singolo per campagne paid.

Puoi utilizzare diversi obiettivi di campagna a seconda delle tue necessità. L’importante è creare contenuti di valore per ottimizzare le metriche di CVR e tempo medio di visualizzazione.

Per farlo puoi seguire un modello di struttura narrativa che contenga:

  • Un hook per attirare l’attenzione
  • Dei trigger che portino a generare interesse e continuare la visualizzazione
  • Una CTA che porti all’azione

Hai una mappa chiara di come creare e usare i Reels in modo efficace.

Il resto chiaramente è lasciato alla tua creatività.

Direi che per questa domenica è tutto.

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Alla prossima!

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