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cosa farei se iniziassi da zero nel marketing

Cosa farei se iniziassi da zero nel Marketing

Lavorando nel marketing ogni giorno da ormai 5 anni ho maturato una consapevolezza: non smetterò mai di imparare. L’argomento è sconfinato e scopro sempre qualche nuova sfumatura o prospettiva da cui guardare le cose. 

È quello che adoro di questo settore. Sempre nuovo, sempre in cambiamento e se svieni per due mesi rimani indietro. Mi gasa da morire. 

Dopo anni ho capito come rimanere al passo: quali fonti seguire, quali scartare, cosa studiare, come testare e dove trovare quello che cerco. Insomma, ho imparato a distinguere l’informazione dal rumore. 

 All’inizio ero molto più spaesato e, un po’ come tutti quando iniziano qualcosa di nuovo, mi sono trovato perso. 

Non sapevo bene chi seguire (e soprattutto chi evitare), dove trovare le informazioni e come mettere in pratica quello che stavo studiando. Anche perché il settore è uno dei più fertili in quanto a cosiddetti guru e santoni che vendono formule magiche per il successo di campagne e affini. 

L’articolo di oggi vuole evitare un po’ di mal di testa a chi sta iniziando ora e non ha ancora le idee ben chiare. Ti racconterò cosa farei io se dovessi iniziare da zero nel marketing con l’ausilio di quella fantastica cosa chiamata “senno di poi”.

Ti dirò come muovere i primi passi, su cosa mi concentrerei e cosa invece lascerei da parte.

Dopo questo doveroso preambolo, direi di partire sfatando qualche mito. 

Miti, guru e pinzillacchere

L’ho già detto qualche riga sopra: il mondo marketing è preso d’assalto da guru e figure tra il mistico e il comico che si professano profeti di una religione di cui non sanno fare nemmeno lo spelling. 

Purtroppo è la cruda verità. Quindi, la prima euristica fondamentale che devi acquisire è questa: se qualcuno cerca di venderti una formula, probabilmente ti sta truffando. Nel marketing non esistono formule magiche e non c’è nessun setup di account pubblicitari o funnel mirabolanti che possono adattarsi a tutte le situazioni. 

La ricetta per avere sempre successo non esiste. 

E davvero, il bello è proprio questo. Non avrai mai una situazione uguale all’altra e dovrai sempre adattare, modificare e migliorare col tempo. 

Puoi però farti guidare da 3 pilastri che sono sempre presenti in qualunque azienda che voglia avere successo in questo campo: 

  • Misurazione
  • Creatività
  • Testing

Questo perché: 

  • Non puoi migliorare quello che non misuri
  • Non puoi avere successo se quello che mostri alle persone non interessa e non porta valore
  • Non puoi capire cosa funziona se non metti a confronto due opzioni isolando le singole variabili differenzianti

Il tutto si può tradurre in buonsenso e costanza. Nella mia esperienza le uniche due skill essenziali in qualunque ambito della vita (oltre che saltuarie botte di culo che male non fanno). 

Misurazione, creatività e testing sono i 3 step che uniti alla pazienza ti porteranno (quasi) sempre al risultato. 

Ogni volta che inizierai a collaborare con un nuovo cliente o verrai assunto in una nuova azienda assicurati quindi che: 

  • Il tracking sia fatto bene e che ci siano tutti i sistemi necessari per misurare i risultati di quello che farai
  • Le creatività che vengono utilizzate nelle comunicazioni siano ben fatte nei formati, nei messaggi e usino leve davvero importanti per il tuo target
  • Ci sia un framework chiaro di cosa si sta testando, perché e come portarlo avanti nel lungo periodo

Se questo è a posto, hai tutte le premesse giuste per fare bene. Se no sistema quel che manca. 

Competenze a T, X, Y e Z

Il grande dilemma che tutti si pongono almeno una volta nella propria carriera professionale: devi specializzarti solo in una cosa oppure avere tante competenze meno profonde in diversi campi? 

Una risposta definitiva ancora non l’ho trovata ma posso dirti che nella mia esperienza essere verticali ti aiuta a posizionarti sul mercato in maniera più chiara. Che tu sia un freelance o voglia fare il dipendente in un’azienda, essere “conosciuti” per qualcosa fa sempre bene. 

Dall’altra parte il vero scatto nel marketing lo fai solo quando inizi a guardare al quadro generale delle cose. Io per esempio finché non ho cominciato ad alzare lo sguardo dal business manager di Meta non ottenevo i risultati che ho ora. 

Vedere e capire cose differenti, da prospettive diverse, ti consente di prendere decisioni più informate e questo porta inevitabilmente a risultati migliori. 

Per partire però, a mio parere, ti conviene fare un deep dive su un singolo verticale. Nel mio caso è stato Meta Ads ma le strade possono essere diverse e non credo abbia davvero importanza. Marketing automation, SEO, copywriting, Google Ads… Pick your poison ma poi dedicati davvero e vai fino in fondo. 

Studia, metti in pratica, sbaglia e ricomincia. Una volta che ti sentirai confident (che figo l’inglese) nel gestire e fare in prima persona quello che serve per ottenere risultati in un verticale specifico continua a coltivarlo, ma inizia anche ad aprire la mente e a essere curioso verso altre tematiche adiacenti. 

Avevo già affrontato il tema insieme a Francesco Agostinis nella sua intervista

“Per fare questo lavoro e farlo bene è essenziale avere sicuramente una propria verticalità ma serve avere anche le basi delle altre in modo da avere il polso e la consapevolezza di attivare gli altri professionisti quando e se necessario. 

Le figure esclusivamente verticali tendono a perdersi in un bicchier d’acqua senza riuscire a vedere il quadro generale. Competenze t-shaped saranno sempre più importanti man mano che cresce il settore”

Questo il suo pensiero, che condivido. 

In buona sostanza, parti con un’ossessione e poi butta un’occhio anche al resto che male non fa. 

Costanza maggiore di.. beh, tutto

Okay Paolo, ma come imparare? Da cosa comincio? 

Per me parte tutto dal modo di affrontare lo studio e l’apprendimento. Si dice che per diventare esperti in qualsiasi ambito serva dedicare 10.000 ore del proprio tempo. 

Non ho ancora avuto il tempo di approfondire i calcoli che stanno dietro a questo fantomatico numero ma poniamo il caso sia vero. 

Le considerazioni da fare sono due: 

  • Non è detto che queste 10.000 ore devi farle una dietro l’altra
  • Non sono 10.000 ore di studio ma 10.000 ore di studio e (soprattutto) pratica

Partiamo dal primo punto.

L’approccio che mi sento di consigliarti è ancora una volta quello della pazienza. Non serve a nulla uccidersi di sessioni di studio da 6 ore. Non dai tempo al tuo cervello di assimilare le informazioni, di capirle a fondo e di rielaborare. 

Il risultato è tanta confusione, con il rischio di mischiare concetti tra loro separati. Non avere fretta.

Devi solo avere costanza. Parti dalle basi, fai in modo di averle davvero solide e pian piano vai sempre più in profondità. Ma lasciati il tempo di avere dubbi e non ti scoraggiare se non viene tutto immediato. 

Studia -> Metti in pratica -> Sbaglia -> Ripeti

Pian piano vedrai che i risultati arriveranno. 

Il secondo punto l’ho già introdotto senza troppi preliminari. La pratica è fondamentale e avere mille certificazioni diverse non ti servirà a nulla se poi le cose non le sai fare. 

Impariamo molto più dall’esperienza che dai libri. La teoria è importante ma per imparare a fare qualcosa non puoi esimerti dal metterti in gioco in prima persona. Se hai curiosità verso qualche argomento assecondala e poi cerca ogni modo per mettere subito in pratica quello che hai imparato. 

Andrai molto più veloce. 

Fonti e ancora fonti 

Ora che hai l’approccio giusto passiamo al dove imparare quello che ti serve, AKA le fonti delle fonti che potremmo riassumere in un agile elenco puntato: 

  1. Corsi
  2. Video YouTube
  3. Articoli/Newsletter di settore
  4. Libri
  5. Network

Non vedi nell’elenco l’esperienza pratica perché ne ho già parlato prima. Ci sono mille modi per avere la possibilità di fare esperienza, sii creativo. Il mio primo cliente è stato il gelataio di paese, parti dal piccolo e da chi conosci. 

Tornando all’elenco, andiamo con ordine.

Corsi

I corsi sono sicuramente un ottimo modo per accelerare la crescita ma devi scegliere quelli giusti. Personalmente ne ho fatti diversi e a seconda dei verticali che vuoi esplorare ce ne sono di validi. 

Tieni solo a mente una cosa: devono essere corsi che parlano di cose pratiche e non di concetti astratti. La teoria alla base del marketing puoi prenderla da un qualsiasi libro, il corso deve entrare nel merito di piattaforme o tecniche. 

Se hai bisogno di un consiglio specifico scrivimi e proverò ad aiutarti.

YouTube

YouTube è una sorta di università gratuita, soprattutto se sai già l’inglese. Ci sono canali di marketer esteri che hanno una quantità di valore incredibile. 

In Italia l’ho citato già prima ma ti consiglio il canale di Francesco che fa live molto interessanti legate al Performance Marketing.

Articoli/Newsletter

Direi che si spiegano da sole, ti lascio semplicemente un elenco delle mie newsletter preferite: 

📦 DTC Newsletter -> un must per chi si occupa di ecommerce

📈 Stacked Marketer -> ogni giorno novità dal mondo marketing e advertising

🧠 Ariyh -> bias cognitivi e tecniche psicologiche supportate da studi di settore

✅ Marketing Max -> leggera e veloce con un piccolo hack settimanale

👨🏻‍🏫 The Hustle -> per stare al passo ogni giorno anche a livello business e tech

✉️ Chase Dimond -> se hai mai scritto una mail in vita tua devi leggere i suoi consigli

In Italia ti cito quelle di Gianluca Diegoli e Loop

Libri

Detto prima no? Le basi teoriche puoi prenderle direttamente qui. Ti lascio un post che avevo fatto in passato con un elenco dei migliori 5 che io abbia letto. 

Attingi a piene mani.

Network

Un vecchio adagio dice che se ti senti la persona più intelligente nella stanza, sei nella stanza sbagliata. 

Lascia stare il termine “intelligenza” che lascia il tempo che trova ed è stucchevole ma porta a casa il concetto. Circondarti di persone che ne sanno di più di te o che hanno comunque i tuoi stessi interessi e la tua stessa fame di crescere è uno degli acceleratori migliori che io conosca

Vai a eventi di settore, iscriviti ai gruppi su Facebook e non essere timido su LinkedIn. L’investimento migliore e che continuo a fare ogni volta che ho occasione è quello di offrire un caffè, una birra o un negroni (a te la scelta in base al tasso alcolemico desiderato) a una persona che non conosco ma che reputo interessante. 

Non sai mai cosa può nascerne e ne uscirai sempre con nuove idee. Il confronto ti arricchisce sempre. 

Conclusioni

Ne ho ancora di pastasciutta da mangiare nel mondo marketing ma sono contento del percorso che sto facendo e vedo che sempre più spesso chi magari sta iniziando ora mi chiede consiglio. 

Spero quindi che questo articolo ti sia stato utile. Un veloce TLDR per se sei impaziente e se arrivato alle conclusioni in cerca di un recap veloce. 

  • Sii consapevole che nel marketing non esistono trick o formule magiche, servono pazienza, studio e applicazione 
  • Parti da un verticale per avere velocemente competenze utili a fare pratica e portare valore sul mercato, dopodiché alza lo sguardo
  • Approccia lo studio nel modo giusto, poco ma costante e senza fretta di strafare o di capire tutto e subito che non serve davvero a nulla
  • Se preferisci una formazione formale assicurati che sia una formazione pratica, altrimenti non ha un valore aggiunto rispetto ad altre fonti

L’ultimo consiglio è banale ma ci tengo: divertiti! Come tutte le cose, se hai passione e ti diverti ti riescono meglio. Non forzare la tua strada. Fai in modo che ti venga naturale.

Direi che anche per questo giovedì è tutto, se hai dubbi o domande scrivimi, mi farà piacere aiutarti!

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